Nell'Aperitivo del 5 ottobre abbiamo riflettuto sul fatto che la trasparenza delle decisioni prese in una organizzazione, cosi' come in un Paese, sono un elemento di esercizio della democrazia che ha un impatto sulla partecipazione delle persone.
Per questo va salutata come positiva l'iniziativa di un gruppo di cittadini che ha dato origine a Wikitalia. E' un progetto che si propone di sviluppare una piattaforma che incoraggi la partecipazione dal basso. Come ha spiegato Riccardo Luna sul Post, e' un tentativo di passare dall'e-gov al we-gov: le tecnologie in rete rendono oggi possibile questo obiettivo. Per questo seguiremo l'esperienza.
Con alcune cautele. Innazitutto, come riconosce anche Luna, sapendo che solo il 51% della popolazione italiana utilizza oggi la Rete. Quindi il nostro impegno va anche nel promuovere, per quello che possiamo, e laddove e' possibile, l'accesso delle persone. E' non solo un fatto di democrazia, e' anche una condizione per il rilancio della competitivita' di questo Paese.
Un altro aspetto critico e' legato alla selezione e alla scelta dei temi degni di attenzione. Qui il crowdsourcing non puo' limitarsi a individuare le idee piu' gettonate. La scelta della maggioranza non e' necessariamente la migliore, a volte occorre recuperare idee collaterali, integrando punti di vista eterogenei. Quindi e' critico il modo in cui si disegna il percorso decisionale.
Infine, e' una personale convinzione, in un contesto pubblico le persone devono potersi incontrare e interagire.
Ma per il momento e' importante che l'iniziativa cresca e prenda forma
E questo e' l'altro pezzo di Paese .........
Comments