Continuum_Innovation

It’s the freedom of the city that keeps it alive

E' la conclusione cui e' arrivato Geoffrey West, scienziato inglese emigrato in America, fisico interessato alla sociologia urbana.
Infatti West hadedicato i suoi sforzi  a studiare le citta' e le leggi che regolano la loro crescita. L'oggetto del suo studio negli ultimi anni e' divenuto si moda - per la prima volta nella storia umana la popolazione urbana e' diventata maggioritaria- , al punto che l'amministrazione Obama ha istituito un Ufficio degli Affari Urbani.
POiche' non si e' ritrovato nelle analisi di economisti e urbanisti sull'evoluzuone del fenomeno, West ha fatto da se' e, da buon fisico, e' partito dall'analisi dei dati disponibili: ha raccolto gli open data del Census Bureau Usa, dell'amministrazione tedesca e delle pubblicazioni cinesi.
La prima conclusione a cui e' arrivato ha scandalizzato gli addetti ai lavori: lo sviluppo urbano puo' essere descritto da poche equazioni, costanti indipendentemente dal contesto cui vengono applicate, con una approssimazione dell'85%

Esperienze per il Media Lab

Luca De Biase e' stato invitato al MediaLab da Ethan Zuckerman. Dovra' parlare, tra l'altro, di civic media. Chiede percio' di segnalargli le esperienze che si stanno sviluppando su questo terreno. Per ora, oltre a questo blog, si sono segnalate Rollsquare e Decoro Urbano. 
Scientific American di settembre dedica un ampio servizio alla cittadinanza attiva, segnalando il progetto Sensible City e Current City. In Italia, che io sappia, vi sono molti esperimenti di partecipazione organizzata dalla rete, il piu' recente e' questo: “Città Sostenibile La progettazione urbana Sustainable Cities”, promossa da Michele Vianello e altri su facebook. Qui a Milano Rete Civica Milanese, da anni, promuove una conversazione attiva con le istituzioni e tra i cittadini; l'ultima e' partecipaMi.
Infine, Luca ha avviato Ahref, un sito che promuove inchieste giornalistiche partecipate. 
Se avete altre segnalazioni, fatelo sul blog di DeBiase o qui.
Ne parleremo nel prossimo Aperitivo, Milano 2.0, e vi daremo conto della discussione. 

Creativita' di massa per nuovi servizi

L'immagine ritrae la folla in Piazza Tahir, al Cairo. Uno dei momenti in cui la reattività' delle persone ha innescato processi di mutamento. E' stata presa qui

Prima della pausa estiva ho avuto l’occasione di partecipare a “The thinking Hour”, il primo di una serie d’incontri informali organizzati da Continuum Innovation, legati al tema dell’innovazione a Milano. Un aperitivo durante il quale discutere su come migliorare la qualità della vita focalizzandosi in questo primo incontro sui temi della mobilità e dell’ospitalità: l’elemento cardine intorno al quale si è sviluppata la serata è stato il Salone del Mobile e in particolar modo il Fuorisalone.

Questi due eventi, e in particolar modo il secondo,  hanno infatti cambiato la percezione stessa della città e se vogliamo anche i suoi spazi: così come lo spazio liscio del rizoma di cui parlano Deleuze e Guattari la città si percorre per nomadismo, senza che vi siano dei sentieri fissi ed immutabili. Lo spazio striato, fatto da trama e ordito, dove conosciamo in anticipo le location degli eventi si sfalda per creare uno spazio sociale liberamente percorribile da un punto di vista spaziale e temporale.

HIPPOcampus per Milano

Milano calda, caldissima, un gruppo di creativi con una matrice comune, quella della comunicazione e un interesse impellente: cambiare questa città per troppi aspetti alla deriva, raccoglie professionisti con conoscenze e formazioni eterogenee e pone loro durante un delizioso e nonostante il clima, fresco aperitivo, alcuni quesiti, conducendo abilmente il dibattito che ne viene.

Alcune riflessioni di chi si occupa della comunicazione e del destino della propria città attraverso lo studio delle neuroscienze cognitive:

- Più che mai Milano potrebbe cambiare in modo rivoluzionario in occasione dell'Expo, Ma cambiare in positivo richiede riflessioni, spunti, e atti coraggiosi.

La mobilità è un aspetto nodale, e potrebbe essere considerata metaforicamente come l'elemento "portante" delle persone, delle cose ma anche dei pensieri e dei concetti nella, e in esposizione. La mobilità deve essere delle persone che visitano, e di quelle che ci lavorano. 

The Thinking Hour: Tell Us What's Next!

It's been a few weeks since the first aperitivo and as we shake the sand from our shoes, and sink back into our air conditioned offices, it's time to start thinking about the next installment.  We want to coordinate our thoughts with yours, so please tell us what you think! What is it that YOU would like to discuss?  What critical parts of city life (services, etc) would you like to see improved and how?  Any innovative, grassroots initiatives you've heard/are a part of?  

As we found out in our first aperitivo, the city of Milan is poised for a great deal of change so that it can turn into the hospitible and cutting edge city  it is meant to be with an emphasis on sustainability and a better quality of life.  With the clock ticking away towards Expo 2015, the time to promote new ideas and talk about new projects is now.  Join in on the dicussion and tell us what topics spark your interest!

L'Aperitivo: di cosa volete discutere?

Stiamo preparando la seconda release del nostro Aperitivo. Come forse sapete, si tratta di discutere assieme di quali iniziative si possono prendere per innovare a Milano. Vogliamo che ai nostri appuntamenti collaboriate con le vostre idee, e ancor di piu' che utilizziamo insieme questo spazio per condividerle nel modo piu' ampio possibile. Di che cosa vi piacerebbe discutere? Quali sono gli aspetti piu' critici della vita in citta', quali i servizi che possono essere migliorati, e come? Quali sono quelli che possono essere creati ex-novo? Fateci proposte e vi inviteremo a parlarne con noi.

Una nuova strategia per Milano

La Repubblica riporta l'aumento di perplessita' verso l'Expo di alcuni settori della maggioranza: Expo, sos per la crisi dei fondi, cresce il fronte dei revisionisti. Due i dati che compromettono l'iniziativa, la stretta ulteriore che l'intervento del governo pone agli Enti Locali cui si aggiungone le dichiarazioni dell'assessore al bilancio del Comune, Bruno Tabacci, sullo stato dei fondi comunali.
Due dati paiono incontrovertibili: |

• la serieta' della crisi finanziaria e le difficolta' non solo dell'Italia, ma dell'Europa e degli Usa 
• l'impossibilita' per Milano di fare un passo indietro, rinunciando all'Expo.

Milano no, Milano si

L'immagine e' di Clodeclimber

Un articolo del Corriere della Sera riporta giudizi severi di turisti stranieri in visita a Milano. Alcuni giudizi sono molto duri, e riguardano l'organizzazione della citta', tema su cui ci stiamo interrogando, su cui abbiamo avviato una discussione con il nostro Aperitivo. Bocciati trasporti e viabilita': aeroporto, poche passerelle e troppi bus; metro' insufficiente e con poche segnalazioni; la sospensione dell'Ecopass e' poco comprensibile. Promossi parchi e musei.
Milano e' notoriamente una citta' da turismo "business". Si riempie per fiere, convegni, affari. D'estate la chiusura dei negozi e' eccessiva, in molte zone anche centrali sembra morta. Non accade lo stesso a Londra, Berlino, Parigi, Madrid. 
Siete d'accordo con queste valutazioni? Cosa si puo' fare per rendere la citta' piu' vivibile? 

Piu' diffusa, piu' sostenibile

Milano è una città poco accogliente. O forse, meglio, è una città molto accogliente per pochi.
C’è un confine oltre il quale questa città non accoglie o, addirittura, esclude contesti e popolazioni (abitanti, city users…) in grado di essere potenziali risorse aggiuntive per la sua dinamicità, per la sua stessa esistenza.

Mi voglio riferire a due tipi di confini che mi si sono man mano definiti anche grazie alla Thinking hour dell’8 luglio.

Il primo. La mappa qui sopra, mostra la localizzazione degli eventi “Fuorisalone” 2011.
Fatta eccezione per via Ventura , è impressionante come tutto succeda dentro la Cerchia dei Navigli e, in misura molto minore, entro la circonvallazione esterna.
Oltre questo confine, ha luogo una città che non esiste e che non ha occasione di venire coinvolta in eventi, come il Salone del Mobile, che come ci si dice sempre, cambiano la città, la rendono affascinante e attrattiva, ne mostrano lati ogni volta inaspettati.

Unire accoglienza e proposta culturale

Il salone del Mobile di Milano è da tempo l'unica occasione di finestra internazionale della città.

Centinaia di migliaia di persone arrivano dal tutto il Mondo entusiaste, il salone e il fuori salone le accoglie con novità, ricerca, sperimentazione e tante feste ma la città le respinge con alberghi carissimi, nessuna agevolazione sui trasporti e nessuna attenzione ai giovani.

Manca una regia complessiva, il salone propone Milano ma Milano non propone il salone.

Ventura Lambrate nasce clandestinamente dall'esigenza di un gruppetto di giovani designers olandesi di mostrare la propria ricerca a zero costi in un'area già contaminata dalla creatività contemporanea di gallerie, case editrici illuminate e scuole di design.

Solo la tenacia nel tempo è riuscita a sfidare regolamenti, interessi e lobby con la sola qualità della proposta culturale e con iniziative contro corrente come l'albergo dei designers nel 2008 ed il campeggio sotto la tangenziale nel 2011 organizzato da Esterni.

Uniamo tutte le energie pubbliche e private per collaudare nei prossimi anni un sistema di accoglienza e di mobilità e di proposta culturale per evitare che nel 2015 i milioni di visitatori dell'Expo oltre che mangiare la cotoletta globalizzata trovino la strada per scoprire anche il primo assoluto designer della storia: Leonardo

Mariano Pichler
Spazio Ventura 

Image credit Paperblog