Un blog che diventa una sorta di audit di massa su un problema di una comunità. Una comunità del modenese che scopre un progetto: sotto le sue case si sta installando un immenso deposito di gas:
Pochi
giorni fa, casualmente, i cittadini hanno scoperto che la Bassa
modenese sarà interessata da un immenso deposito di gas (3,2 miliardi
di metri cubi di gas commerciabile, anche di più quello stoccato) che
occuperà nel sottosuolo per circa 120 chilometri quadrati, in un territorio che va da Finale a Massa, San Felice, Medolla, Camposanto e Mirandola.
Il
progetto (sperimentale in Italia per dimensioni e tipologia “in
acquifero) è già in stato avanzato di realizzazione, mentre per i
cittadini, ovviamente preoccupati, non c’è praticamente più tempo per
fare osservazioni, incaricare propri esperti, tutelarsi.
Lo
stabilimento per spingere il gas nel sottosuolo sarà realizzato a
Rivara, da una srl di Roma che appartiene ad una società inglese, che
ha avviato contatti commerciali con una multinazionale francese.
Da qui si sviluppa una grande conversazione, con post con 240 250 commenti, dei più vari. Un esempio di assemblea asincrona, in cui le persone esprimono dubbi, perplessità, preoccupazioni. Un evento che può cambiare il modo in cui si ascolta un popolo. Magari fosse stato fatto prima, e dalle istituzioni responsabili del progetto, si sarebbe potuto innestare un circuito virtuoso creando consenso invece di apprensione e sdegno. Ma quando impareremo che coinvolgendo la gente si risparmia tempo, quattrini, e ansie?
Via Mantellini
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Quello che si chiedono Prodi e D'alema
Viene giusto a fagiolo lo splendido servizio di Logos, con le sue Quotes quotidiane. E una frase di Stanislaw Jerzy Lec, poeta polacco:
chissà che cosa avrebbe scoperto Colombo se l'America non gli avesse sbarrato la strada
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Posted at 03:23 PM in Commenti | Permalink | Comments (0) | TrackBack (0)
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