Ho ricevuto via mail un gentile invito di Francesco Piccinini, direttore di AgoraVox Italia. Dopo aver scritto che apprezza il mio blog e i suoi contenuti (bontà sua), Piccinini mi chiede di collaborare a AgoraVox. Cosa che farò molto volentieri. Scrive Piccinini:
AgoraVox.it, (è un) giornale on-line partecipativo, che nasce sulle orme delle esperienze di AgoraVox Francia e UK. AgoraVox è il primo quotidiano europeo scritto e costruito dal basso, dai lettori. Il portale, totalmente gratuito, nasce con l’ambizione d’apportare un’informazione completa, di prossimità, vicina alle esigenze del lettore che possa completare quella della stampa tradizionale.
Attualmente, la sola versione francese conta 1 milione di lettori ed è composto da circa 3500 redattori. Wikio posiziona AgoraVox.fr al secondo posto tra i media più citati di Francia, preceduto solo da Le Figaro.
Il sito italiano per è stato lanciato il primo settembre. La presentazione alla stampa è avvenuta nell’ambito della cerimonia di consegna del Premio per il Giornalismo Luigi Barzini. AgoraVox ha ottenuto questo prestigioso riconoscimento per l’attività di informazione svolta accanto e con i cittadini. Vorrei realizzare una collaborazione con lei, sia riprendendo alcuni suoi post,
sia invitandola a diventare reporter del nostro giornale, attraverso l’apposita Area Reporter.
Chi sono i nostri redattori? Tutti i cittadini che vogliono far sentire la propria voce, condividere le proprie riflessioni sull’attualità e dare il giusto peso alle notizie che, spesso, non trovano spazio nei media tradizionali.
Non sono certo una blogstar, come molti miei "prestigiosi" amici, ma l'iniziativa è interessante, ricorda Global Voices e Huffington Post, ed era ora che qualcuno la riprendesse anche in Italia. E se anche fosse solo un messaggio marketing, vale la pena (se lo è, ha funzionato ;-) )
Mumbay
Ha ragione Panebianco oggi sul Corriere: Per quanto riguarda noi europei di singolare nei nostri atteggiamenti verso il terrorismo islamico c'è l'indifferenza che spesso mostriamo per un aspetto della sua ideologia che dovrebbe, a rigore, apparirci ripugnante: l'antisemitismo. È una vecchia storia.
Pare che a Roma, ieri, qualche imbecille a una manifestazione per il 60° anniversario della Giornata internazionale della Palestina, abbia urlato: "L'antisionismo non è reato".
Tags: Mumbay, Panebianco, antisionismo
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