L'OCSE ha pubblicato il report 2009 sull'immigrazione. Riscontra una riduzione di domande di ingresso, comprensibili, vista la crisi e viste le politiche di alcuni Paesi, Rep. Ceca, Giappone, Spagna, che finanziano il ritorno ai Paesi d'origine, senza grande successo. Negli Usa, per la prima volta da tempo, i visti di lavoro temporaneo sono ancora disponibili. E' probabile però che non si arresti l'ìimmigrazione clandestina.
L'OCSE sottolinea che i dati strutturali, al di là della crisi, restano immutati. L'invecchiamento della popolazione nell'area continua a dispetto della crisi; occorrono politiche sull'immigrazione legate alle necessità del mercato del lavoro, un rapporto equo fra Paesi destinatarie d'origine, tutela degli immigrati e delle loro famiglie, riduzione dell'immigrazione illegale, anche assorbendola su canali legali.
Angel Gurria, segretario generale OCSE ricorda: “Migration is not a tap that can be turned on and off at will". Non stiamo parlando di un rubinetto da aprire e chiudere a comando.
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