Gian Enrico Rusconi, su la Stampa,spiega il momento politico
D’istinto Berlusconi ha capito - meglio e prima di tanti suoi sostenitori - che con questo atteggiamento Fini è diventato il suo vero «nemico». Gli è intollerabile, anzi incomprensibile la pretesa di Fini di continuare a essere suo «alleato» politico senza essergli «amico». Sembra una sottigliezza trascurabile (squisitamente liberale), invece è la chiave per capire il berlusconismo in questa fase cruciale. D’istinto Berlusconi divide il mondo tra «amici» e «nemici» senza bisogno di conoscere le teorie di Carl Schmitt che (guarda caso) è stato il più brillante e coerente anti-liberale del secolo passato.
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