In vacanza, sì sa, capita di fare incontri, a volte piacevoli e a volte no. Io ho ricevuto un regalo, ho incontrato un vecchio amico, Nando, compagno di università e di qualche battaglia. Ci siamo persi di vista alla fine degli anni settanta, poi ho seguito la sua attività sui giornali e, tranne qualche incontro casuale in giro (aeroporti, stazioni, manifestazioni) non ho avuto modo di frequentarlo.
Così, ritrovarlo a Stroboli, chiacchierare del più e del meno in acqua (sempre circospetti sulle meduse), passare qualche ora sottratta alla scrittura di un nuovo libro (il suo), è stato piacevole. E ho ritrovato la persona, una nettezza di principi e una coerenza che gli invidio molto, una intransigenza rara in quest'epoca di possibilismo, senza però essere bacchettone. Anzi, è facile divertirsi con lui, contagiati da una risata fragorosa, mentre la biondina lo osserva di sottecchi.
E ho scoperto che ha un blog, che molto gli somiglia, e che ho inserito nell'aggregatore. Perché, anche se non tutte le cose che pensa le condivido, pure solleva temi e esprime idee che meritano sempre di essere meditate. L'ecosistema, con lui, è più ricco.
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