Francesco Caio, intervistato dal sole24ore, spiega la rilevanza della nuova rete, che il problema non sono i quattrini (ci sono investitori internazionali), bensì di regole certe per operatori che hanno interessi divergenti. Ma i benefici sono chiari:
A mio modo di vedere i benefici i sviluppano su due livelli. Il primo, attiene agli investimenti necessari per aggiornare le reti. Un impegno di infrastruttura che, da subito, mette in moto attività lavorative sia civili sia tecnologiche. Il secondo, invece, è legato all'innovazione. Lo abbiamo visto in quei paesi, come la Corea, che hanno fatto uno sforzo enorme in questo senso e sono riusciti a trarre enormi benefici in termini di competitività di sistema. Ma gli stessi Stati Uniti, che negli ultimi anni hanno solo mantenuto la rete aperta, hanno innescato un processo di innovazione digitale importante.
Sul Corriere Milanese Segantini ricostruisce le vicende della banda larga. Ernesto Pascale, nel 1995, lanciò il progetto Socrate, che doveva cablare tutte le città italiane. Oggi, a 15 anni di distanza, gli operatori viaggiano in ordine sparso: Telecom pensa a sfruttare al massimo il rame, e a cablare solo dove c'é più profitto, gli OLO non si mettono d'accordo, Fastweb lancia l'offerta a 100 megabit. Il governo latita.
La valenza strategica delle tecnologie l'hanno compresa in molti, ma in Italia l'importanza delle tecnologie per la competitività non lo comprendono i governi e molte aziende utenti. L'incapacità di fare massa critica ha portato IBM a uscire da Assinform (se puoi segui la discussione su Linkedin)
Comments