I recenti risultati del test PISA, che valuta la qualità delle competenze acquisite dai 15enni nel corso degli studi, evidenziano una superiorità del sistema educativo dell'Asia rispetto agli equivalenti nel globo. Forse non è estraneo al risultato il rispetto che quelle culture hanno per gli anziani e il sapere. L'Italia, rispetto al passato ha fatto grandissimi progressi, ma resta complessivamente al di sotto della media, anche se il Nord fa meglio.
Sui risultati pesano due fattori: un malinteso senso perequativo nella valutazione dei docenti del meridione (le medie più alte dei risultati nazionali svaniscono quando la valutazione avviene da un ente esterno, come nel caso del PISA. Pesa, e molto, anche il pervicace rifiuto da parte di una larga fetta di docenti (in istituzioni formative di ogni ordine e grado) di qualsiasi forma di valutazione della qualità del loro lavoro. Quasi non si trattasse di un pubblico servizio, ma di proprietà privata. Il solo caso in cui "privato è bello".
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