La settima edizione del Museo del Design in Triennale è forse la più bella. I curatori hanno scelto come filo conduttore tre momenti di crisi del nostro Paese: l'Autarchia durante il fascismo, l'Austerità a seguito della crisi petrolifera, l'Autoproduzione in risposta alla crisi occupazionale di questi anni.
Bellissimi e sorprendenti progetti e oggetti del Ventennio, costruiti con i nuovi materiali autarchici, più noti e familiari quelli degli anni '70, con tanta sperimentazione,
molta ideologia e una ricerca di materiali poveri attualissima e in sintonia con la sostenibilità. Infine, l'esplosione dei maker, in un crescendo caotico che mostra l'assenza di "scuole", ma è l'affermazione della creatività individuale.
Una mostra esemplare, soprendente, ottimista nel sottolineare la continuità di genio, creatività e saper fare degli abitanti di questo bellissimo, disgraziato Paese
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