Arturo Di Corinto su Repubblica commenta la notizia dell'azione legale di Wikipedia/media e altre organizzazioni per le libertà civili americane contro la violazione della privacy da parte della NSA.
Sul New York Times, Jimmy Wales (Wikipedia) e Lila Tretikov (Wikimedia) accusano la National SEcurity Agency di aver violato il 1° e 4° emendamento della Costituzione, in difesa della libertà di espressione e della privacy.
Citando il caso dei volontari che lavorano per Wikipedia, in modo gratuito e anonimo, difendono il loro diritto di restare nell'anonimato, mentre la NSA intercetta tutto il traffico nazionale e internazionale che passa per il backbone USA. Lo ha denunciato e dimostrato Edward Snowden, e per questo è costretto a rifugiarsi in Russia, non certo il paradiso della democrazia e della trasparenza.
I due sottolineano che questa attività può mettere in pericolo gli utenti della rete. L'esempio si rifà alla primavera araba e alla collaborazione tra NSA e l'intelligence egiziana, dimostrata da fonti giornalistiche. In quel caso lo scambio di informazioni ha messo in pericolo ogni oppositore del regime, certo non tutti terroristi.
Ma Snowden ha anche denunciato che la violazione avviene anche sul traffico internazionale e europeo. Non solo il telefono di frau Merkel, ma anche messaggi e dati commerciali e strategici di imprese, organizzazioni, persone fisiche.
Ora gli americani, gelosi delle loro libertà, chiedono conto. Gli europei, dopo qualche protesta, sono rimasti immobili. Eppure l'ecosistema è un ambiente di importanza vitale, sia dal punto di vista economico che democratico. Se ci svegliassimo, potremmo aiutare gli USA a restare la grande democrazia che ammiriamo.
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