Dal Corriere della sera 8.3.22
Francesco Cundari su Linkiesta, commentando le parole del patriarca russo, ci ricorda chi siamo, quali sono i nostri valori. E qui sì, c'è uno scontro di civiltà; che gli "equidistanti" ignorano.
Tutto sta a intendersi sul concetto di «civiltà». Perché in gioco è anche questo. E possiamo ben concedere, per cominciare, che la libertà di organizzare una «parata gay» senza rischiare di finire in galera, o di essere ammazzati, è senza dubbio tra le caratteristiche che tutti noi oggi consideriamo requisiti minimi per definire un Paese civile. Noi occidentali, s’intende. Cioè noi che abitiamo in quelle società in cui, dai tempi della rivoluzione francese, si è stabilito esattamente questo: che la legge di Dio non può diventare, in quanto tale, legge dello Stato
Comments