In una intervista a VNY La voce di NewYork, Federico Varese, sociologo e docente a Oxford, ricorda le posizioni di Putin sulla Nato:
“Il problema dell’espansione della Nato non è stato sempre saliente nei rapporti con l’Occidente. Sin dal summit di Bucarest del 2008, la Nato aveva bocciato il piano di ammettere Georgia e Ucraina. Michael McFaul ha raccontato che, nei cinque anni in cui ha lavorato per l’amministrazione Obama come inviato per la Russia e poi come ambasciatore a Mosca, Putin non ha mai sollevato la questione della Nato nei colloqui con la Casa Bianca. All’epoca dell’invasione della Crimea, l’esercito era preoccupato che l’Ucraina non rinnovasse il contratto per la locazione della flotta nel Mar Nero. Per andare più indietro nel tempo, nel 2000 Putin addirittura suggerì che la Russia potesse entrare nella Nato (“faccio fatica a pensare alla Nato come ad un nemico”, disse). Dopo l’attacco dell’11 settembre, il Cremlino collaborò attivamente con l’Alleanza Atlantica. Quando nel 2002 entrarono le repubbliche baltiche, Putin dichiarò: “Non spetta a noi decidere quello che altre nazioni possono o non possono fare”. Potrei citare altri episodi e dichiarazioni. Per molti studiosi, tra cui lo stesso McFaul (e in Italia Marcello Floris), la questione dell’espansione della Nato è una variabile, piuttosto che una costante. Essa ri-emerge quando vi è una espansione della democrazia nei Paesi limitrofi, come appunto in Ucraina (2004 e 2013-2014) e in Georgia (2003). Putin teme un effetto domino, infatti la Rivoluzione rosa (Georgia 2003) aprì le porte a quella arancione (Ucraina 2004). Putin fu molto preoccupato anche dalla Primavera Araba (2011) e dalla democratizzazione in Serbia (2000)”.
Con buona pace dei fiancheggiatori italiani del dittatore russo, giustificazionisti all'eccesso.
Fine della storia
Dal Corriere della sera 8.3.22
Francesco Cundari su Linkiesta, commentando le parole del patriarca russo, ci ricorda chi siamo, quali sono i nostri valori. E qui sì, c'è uno scontro di civiltà; che gli "equidistanti" ignorano.
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