Alla fine degli anni '40, 50mila italiani emigrarono in Belgio. Un accordo tra i governi dei due Paesi stabilì uno scambio forza-lavoro/carbone, indispensabile al decollo del successivo "miracolo" italiano. Nell'accordo era previsto che i figli degli immigrati avrebbero continuato il mestiere del genitore, in miniera.
In questo contesto, un giovane calabrese, Rocco Granata, cerca una sua strada, di "di venire visibile" in una società che non ama l'immigrato, tollerato perché necessario, purché resti invisibile, non dia fastidio
Rocco però lotta per essere rilevante e lo fa con la musica, anche contro la volontà di suo padre, che considera la passione del figlio un modo per sfuggire ai doveri di costruire un futuro solido. Rocco però ce la fa, e diventa famoso in tutto il mondo con Marina, una canzone-tormentone, orecchiabile e accattivante
Su questa storia una coproduzione italo-belga ha costruito uno splendido film, attori Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro, genitori di un portentoso Matteo Simoni- Rocco Granata, e un regista belga, Stijn Coninx. Un film bellissimo, emozionante, intenso, che abbina la ricostruzione di un'epoca e di un ambiente alla descrizione di un rapporto padre-figlio tra conflitto e amore.