Manuel Castells riflette su Internet e come abbia modificato lo spazio di discussione e decisione pubblica. Nelle nostre società, riflette, la politica è mediatica, utilizza lo spazio della comunicazione, è parziale e ricorre alla politica dello scandalo. In questo modo finisce per delegittimarsi.
Innternet, poihcè trasforma lo spazio della comunicazione, finisce per trasformare lo spazio politico, rendendo più fragile la politica. Il re è nudo.
Secondo Castells, la politica deve "avere il coraggio di avvicinarsi a un nuovo modo di fare politica. Una politica in cui siano gli elettori, e non gli apparati, a prendere l’iniziativa; una politica in cui i politici imparino attraverso delle consultazioni popolari di massa, entrando in dibattito con la società, e non solo con delle minoranze di attivisti, ma con l’intera cittadinanza".
E' una visione illuministica, che sottovaluta quello che Morozov sostiene essre la reazione del potere, manipolatoria attraverso la stessa rete aperta alla partecipazione attiva.
Ma se questo è il rischio, miglio concentrarsi sull'opportunità: La democrazia nell’era di internet non è la democrazia dei partiti. È la democrazia dei cittadini, fatta dai cittadini e per i cittadini.
Per questo è così importante battersi per la net neutrality, imo.