2 agosto, grande esodo. Raggiungo Gabriella e Giacomo al mare; il primo treno per Sestri Levante è alle 7,15 (vabbé, tanto sono mattiniero) ed è un interrregioale Milano-La Spezia. Binario 20, il treno è uno di quelli Pullman (due piani) usato per i pendolari, non ci sono vani per le valigie, e la gente che parte per le vacanze qualcosa dietro se la porta. Cerco un posto e noto che il pavimento è coperto d'acqua, i sedili sono fradici; parte un'invettiva verso le cooperative che devono pensare a ripulire le carrozze al termine di un viaggio, e trovo un sedile asciutto sulla sinistra. Entrano dei giovani, commenti in sintonia, poi uno fa "è il nubifragio di ieri sera, l'acqua è entrata dai finestrini abbassati"; taccio, mi sento stupido e rivolgo scuse accorate agli addetti alle pulizie. Così metà dello spazio disponibile viene occupato dai bagagli accatastati sui sedili fradici, amen.
Un ultimo pensiero è per Moretti, l'AD di Trenitalia, ne ha di lavoro da fare
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