Il commissario Neelie Kroes oggi dovrebbe rendere pubbliche le norme sul mercato delle tlc in Europa. Da tempo si dice che la commissaria sarebbe sensibile alle pressioni delle telco, per rendere possibile la discriminazione del traffico su Internet (privilegiare i propri servizi/clienti verso servizi di altri) costruendo "giardini cintati". Questo è quello che sostiene, ultimamente, Innocenzo Genna, come segnalato da Luca De Biase.
A Alfonso Fuggetta, che ha chiesto chiarimenti diretti all'interessata, Kroes ha risposto con un tweet piccato:
It isn’t true @AlfonsoFuggetta @InnoGenna – i’m frustrated people like this blatantly misrepresent everything I say on #NetNeutrality
— Neelie Kroes (@NeelieKroesEU) September 10, 2013
trattandolo come un ragazzetto indisciplinato; Fuggetta meriterebbe maggior ripetto per la sua storia e per quello che sta facendo al Cefriel.
Ora, le domande relative alle pressioni delle telco danno fastidio, ma a quanto segnala Stefano Quintarelli sul suo blog, i timori su quanto potrebbero contenere le norme della Kroes non sono del tutto ingiustificati, se gli articoli citati verranno proposti. Ad esempio il 2 recita:
2. End-users shall also be free to agree with either providers of electronic communications to the public or with providers of information society services on the provision of specialised services with an enhanced quality of service. In order to enable the provision of specialised services to end-users providers of content, applications and services and providers of electronic communications to the public shall be free to enter into agreements with each other to transmit the related data volumes or traffic as specialised services with a defined quality of service or dedicated capacity so long as the provision of such specialised services does not substantially impair the quality of internet access services.
Consiglio la lettura integrale del post di Stefano. Non è difficile capire che se si passa da una situazione in cui tutti sono alla pari, a una in cui tutti sono alla pari a meno che ..... le possibilità di discriminazioni ci sono tutte, credo.
Aggiornamento: se poi uno fa mente locale allo stato della rete nel nostro Paese, riassunto giorni fa all'evento dello Studio Ambrosetti, si possono immaginare gli effetti aggiuntivi.
La forza delle immagini
Il Post, interpretando benissimo la tendenza che dà in crescita la presenza delle immagini su Internet, ha aumentato lo spazio dedicato alla raccolta di foto. Oggi pubblica un reportage di Martin Kollar sulle trasformazioni dell'Europa dell'Est nel dopo-muro. Continua a guardarlo qui.
La preminenza delle foto in Internet è interpretata anche dal nuovo sito del Corriere, dove lo scritto è (quasi) scomparso dalla home page, e non a tutti piace. L'attenzione, spiega De Biase con pazienza da tempo, è la merce più rara in rete; per questo motivo il tempo di permanenza sui contenuti tende a ridursi. I blog si leggono meno (e si scrivono meno - mi mancano molto i miei amici lontani), facebook (che non amo) e twitter, soprattutto, la fanno da padroni.
Il risultato è che il salotto si è trasformato nel corridoio, scambi rapidi, segnalazioni, battute. E (ahimé) denunce apodittiche senza nessuna giustificazione e approfondimento.
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