Ho già parlato di Blogging Heroes di Mike Banks. Oggi ho letto il capitolo dedicato a Chris Anderson e ai suoi blog. La sua definizione di blog è stupenda: "bloggare è il test di Touring della (propria) umanità.... E' un work in progress. Ogni post potrebbe essere migliore, e gli errori di omissione (le cose di cui sarebbe stato giusto occuparsi, ma non l'abbiamo fatto) sono peggiori di quelli fatti nel concreto.". Un blog è come un block-notes per raccogliere riflessioni, per svilupparle, ma anche per verificarle attraverso i feedback: "Blogging is a way to make myself smarter" La sequenza di Long Tail è stata: conferenze in cui ha espostyo l'idea, l'articolo su Wired, il blog, l'uscita del libro: I motivi per cui ha aperto il blog di Long Tail due anni prima del libro: a) appunto, c'erano due anni di vuoto tra il progetto (e l'articolo su Wired) e l'uscita del libro; b) il blog è diventato, attraveso la conversazione un progetto di ricerca distribuito (e qui un concetto bellissimo - come nei lavori scientifici, il blog ha funzionato da peer-to-peer review) ; c) il blog è stato una efficacissima piattaforma di marketing del libro, e questo l'ha capito molto dopo averlo aperto. Per poi giungere a dire che il blog "is my own personal platform" e che "I do my best thinking via my blogs". Confessa che si trova meglio a scivere sui suoi blog che su Wired, perché sul blog ha lettori focalizzati sui suoi interessi, non deve sforzarsi di scrivere cose che vadano bene a un pubblico indifferenziato. Un articolo deve essere perfetto, un post dev'essere vero, cioè corrispondere al massimo al pensiero di chi scrive, senza condizionamenti di sorta "i blog sono maledettamente imperfetti, ma in questo sta la loro bellezza, perché sono maledettamente veri". Quindi l'essenziale è il feeling che si crea con i propri interlocutori: "non devono necessariamente essere tanti, bastano 100, purché siano i 100 giusti". E' divertente la sua risposta alla domanda: un consiglio per chi vuole aprire un blog: La prima è che sia focalizzato su un qualcosa, su qualsiasi cosa; meglio se non su se stessi. Poi ritratta subito: va bene anche focalizzarsi su sè stessi, ma se volete massimizzare l'audience è meglio trovare un altro focus. Due ultime cose: Il suo aggregatore consta di 220 feeds, e diventa il suo filtro verso i media. Infine rifiuta di dare un giudizio sulla blogosfera: non c'è una blogosfera, ce ne sono molte, ognuno di noi ha la sua blogosfera. Verissimo, è bene ricordarcelo.
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